Gli italiani e la salute: si informano online, ma farmacista punto di riferimento
Articolo interessante di PharmaRetail in merito all’Health Report 2019
Dalla ricerca, emerge un approccio dei nostri connazionali che disegna un mix di tradizione e innovazione. Infatti, gli italiani si dimostrano assidui frequentatori della rete quando si tratta di cercare informazioni di carattere medico e dichiarano di essere aperti alle nuove scoperte scientifiche e alla tecnologia nel campo della salute ma, allo stesso tempo, farmacisti e medici rimangono il principale punto di riferimento.
Se guardiamo ai numeri, vediamo che ricorrono al web su tematiche di salute il 44% degli intervistati e però il 71% riconosce il medico o il farmacista come referenti principali per parlare di salute. Una quota significativa, il 49%, si rivolge proprio a loro fin dai primi sintomi di malattia.
La figura consulenziale del farmacista rimane in Italia di grande rilievo. È a quest’ultimo che ben il 32% (contro una media del resto degli altri paesi del 19%) chiede consigli in caso di malessere non grave e anche quando si tratta di acquistare un nuovo medicinale.
Il farmacista si conferma dunque il riferimento primario per il 58% dei connazionali (il dato europeo è del 39%, quindi largamente inferiore).
Italiani affezionati alla figura del farmacista e fiduciosi nei canali tradizionali della farmacia, ma aperti al nuovo.
Oltre a informarsi in rete, la metà degli intervistati (il 51%), soprattutto i più giovani, dice di considerare la possibilità di essere curato via webcam per una malattia minore. E il 66% sarebbe disponibile a farsi operare utilizzando gli strumenti della chirurgia robotica.
Per quanto riguarda le modalità di prescrizione, Il 75% (in particolare le donne), si fida di integratori e farmaci di automedicazione per curarsi in caso di piccoli disturbi, ma la maggioranza (63%) rimane comunque favorevole alla prescrizione medica per molti medicinali.
La prevenzione non è affatto trascurata nel Belpaese: circa la metà degli italiani interrogati dichiara di sottoporsi ai test di screening per i tumori del seno, della pelle, del colon o della prostata, e la maggioranza dice di condurre uno stile di vita sano praticando esercizio fisico (51%) e provando a seguire una dieta nutrizionalmente corretta (61%). Particolarmente attente le donne: il 58%, le ammette di avere paura di invecchiare. E il tema dell’invecchiamento è al centro delle parole di Häusermann che conclude: «In un contesto globale che vede l’assistenza sanitaria orientata verso un’offerta sempre più individuale, predittiva e adattiva e all’insegna del progresso in ambito tecnologico, diventa sempre più importante, anche nel nostro Paese, approfondire le conoscenze in tema di salute perché le sfide da affrontare sono particolarmente complesse se si desidera operare al meglio per offrire agli italiani un invecchiamento in salute».
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